mercoledì 17 marzo 2010

Vi dichiaro Marito e Marito...Moglie e Moglie...Marito e moglie, tanto è uguale!

Mancano sei giorni al pronunciamento della corte costituzionale sulla legittimità del divieto di matrimonio tra persone dello stesso sesso. Il 23 marzo, finalmente, dopo anni di battaglie portate avanti da una parte delle persone GLBT e dalla rete LENFORD, la corte costituzionale darà una risposta importante sulla delicata materia del matrimonio fra persone dello stesso sesso. A sollevare il problema del matrimonio omosessuale sono state due coppie di Trento e Venezia che, non accettando il divieto, hanno deciso di impugnare il tutto in sede giudiziaria.
Che cosa significherebbe, per il mondo GLBT, una sentenza favorevole al matrimonio omosessuale? Innanzitutto si costringerebbe l’Italia e la sua classe politica a guardare in faccia alla realtà e a cominciare a considerare le migliaia di persone GLBT che vivono in questo paese. Inoltre verrebbe superata l’idea che la chiesa e i “centristi” continuano a tirare in ballo ogni volta che si parla di questo argomento, cioè l’anticostituzionalità del matrimonio fra persone dello stesso sesso.
A prescindere da quante persone potrebbero esserne interessate, la possibilità di accedere a questa istituzione, che rimane, ovviamente, su un piano civile e non religioso, sarebbe un atto di civiltà e metterebbe l’Italia al pari di altri grandi paesi Europei che da anni si sono forniti sia di leggi per le coppie di fatto sia di matrimonio civile per le persone omosessuali. Personalmente, ed ho espresso più volte il mio pensiero, sono completamente in disaccordo con il matrimonio. Trovo che sia un’istituzione fallimentare anche per le persone eterosessuali per non parlare di ciò che ha significato a livello storico e sociale. L’assoggettamento della donna all’uomo, l’esaltazione del patriarcato, la violenza istituzionalizzata del maschio sulla donna, una cultura eterosessista, fallocratica e fallocentrica. Ma queste rimangono opinioni private, sono consapevole che non si può cambiare, dal giorno alla notte, un’idea ben radicata nella società allo stesso modo in cui, a quanto pare, sembra impossibile portare avanti una decrescita consapevole visto che ogni volta che si tocca il discorso legato al calo delle nascite scoppiano casi di isteria collettiva tali da richiedere un esorcismo di massa.
Comunque il matrimonio civile è un diritto che dovrebbe essere esteso a tutte le persone che ne vogliono accedere. Eterosessuali o omosessuali che siano. Si tratta di poter scegliere, di essere considerati come tutt* gli/le altr* cittadin*, di smettere di essere persone di serie B. Ben vengano quindi diritti per tutt* anche se qualcuno urlerà allo scandalo e dirà che le persone GLBT vogliono distruggere la famiglia tradizionale. Ci saranno i soliti e inutili Talk show in cui si tireranno in ballo le adozioni e così via (già vedo gente come la Mussolini urlare e strepitare da Bruno Vespa). Fortunatamente il progresso non si può fermare e prima o poi anche la chiesa e i ferventi oppositori saranno costretti ad arrendersi.

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Alice Boum © www.Blogger.com changed Un Blog di Disobbedienza Creativa by http://aliceboum.blogspot.com