mercoledì 17 marzo 2010

Diari Esteri 1 – Rai per una notte: Zurigo c’è!


Cara Alice,
oggi finalmente trovo un po’ di tempo per scriverti. Sì, lo so, dovrei prendermene di più di tempo, per riflettere, per capire, per agire. Essere un po’ più slow, disobbedire al tempo che corre inesorabile, e tu sempre lì a tentare di stare al suo passo, senza mai riuscirci. Oggi però persino Zurigo disobbedisce a se stessa, offrendoci un sole che non può certo dirsi magnifico, ma che, poverino, se non altro ci prova a dare luce e colore. E se Zurigo disobbedisce, posso disobbedire anch’io – mi sono detta – disobbedire alla fretta e all’ansia di lavorare, ma non solo. Così eccomi qua.
Oggi e non solo oggi, Alice, oltre a disobbedire, voglio agire e resistere. Pensavo che le prime pagine del mio diario estero avrebbero riguardato prima di tutto la mia esperienza di migrante, e invece no. O non del tutto.
Oggi e non solo oggi, Alice, sono una migrante incazzata col suo Paese e che tuttavia vuole difenderlo, una migrante che ha tutta l’intenzione di tornare per cambiare, perché non ce la fa più a vedere questa “povera patria” ridotta a brandelli, maltrattata, malmenata.
Oggi e non solo oggi, Alice, sono una migrante che non rimane indifferente a quello che stanno facendo alla sua terra, che non ce la fa più ad assistere a questo dramma italiano che mette in scena l’attacco subdolo e meschino, e tuttavia senza pudore, alla sua democrazia.
Oggi e non solo oggi, Alice, sono una migrante italiana che si sente più italiana di quanto non si sentisse in Italia e sa bene di non poter fare molto munendosi solo di computer e tastiera, ma che – povera scema – ci prova lo stesso, consapevole del fatto che una voce da sola non fa niente, ma se si leva in un coro di altre voci di certo si sente.
Oggi e non solo oggi, Alice, sono una migrante che non si sente sola nel dare soccorso al suo Paese, perchè vede la mobilitazione di tanti per la difesa e la tutela dello Stato di diritto, e allora comincia a credere che davvero l’Italia si possa ancora salvare. Qui, però, il punto è proporre un cambiamento radicale, se non si vuole passare il resto dell’esistenza a risolvere problemi, invece che a progettare insieme per il futuro. Cominciamo da Rai per una notte, cominciamo dal Paladozza di Bologna il prossimo 25 marzo.
Oggi e non solo oggi, Alice, proviamo, sì, ancora una volta a difendere e a resistere, ma insieme proviamo anche a cambiare.
A presto e buon tutto

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Alice Boum © www.Blogger.com changed Un Blog di Disobbedienza Creativa by http://aliceboum.blogspot.com