mercoledì 10 marzo 2010

NOcleare : altro che ideologia!

3° governo Berlusconi ( 2008-?) : si torna a parlare di Energia Nucleare! Dopo il referendum abrogativo del 1987 che bocciò la costruzione di centrali nucleari nel nostro paese, all'alba del XXI° secolo l'esecutivo ha avuto la strana idea di riproporlo come programma per un futuro energetico "pulito" ed efficiente...

Immediata la reazione di molti italiani per opporsi a questa bizzarra fuoriuscita : ma si tratta unicamente di un rifiuto ideologico? Io direi proprio di no!

In effetti 30 anni fa', i primi movimenti "ambientalisti" si opponevano all'energia nucleare con manifestazioni e proteste ( ne sa qualcosa mio padre ) molto, e forse troppo, ideologicamente.
Alcuni paesi hanno proseguito comunque su quella "nuova energia" altri invece no ( a cominciare dall'Italia). Ma ha davvero senso nel 2010 pensare di risolvere il problema energetico e ambientale col nucleare?

Penso sia giusto fare chiarezza, e sapere realmente cosa comporta al di là della questione ideologica.

Si può iniziare con il motivo diciamo "meno valido" ma quello che tocca e spaventa di più la gente : la SICUREZZA. Ha senso preoccuparsi dei rischi di esplosioni o altre catastrofi? Nonostante le centrali siano sicuramente molto più sicure che ai tempi di Cernobyl, bisogna dire che da un punto di vista unicamente statistico, secondo un'indagine tedesca, in ogni centrale tedesca la probabilità che avvenga in 40 anni il "Massimo-Incidente-Ipotizzabile" è dello 0,1 per cento. Essendoci più di 150 centrali in Europa, la probabilità che avvenga una catastrofe in 40 anni in Europa è circa del 16 per cento ( e delle 440 centrali attive nel mondo, la probabilità a livello mondiale sale al 40 per cento in quarant'anni!). Nonostante si stia parlando unicamente di numeri e quindi di probabilità, sono dati che fanno rabbrividire!

Se si parla di motivi concreti abbiamo altri numerosi problemi :
- Le centrali hanno bisogno di Uranio per funzionare ; putroppo come tutte le riserve naturali, anche quelle di Uranio sono limitate, e si stima che tra non molti decenni rischiano di essere esaurite ( quindi altro che energia rinnovabile!)

- Il contributo dell'energia nucleare a livello globale è molto limitato : attualmente copre il 6,8 per cento della produzione globale di energia ( mentre già nel 2004 le energie rinnovabili fornivano il 7 per cento dell'energia consumata nel mondo ). Si capisce in fretta che non è vero che sia una fonte incredibile di energia! Inoltre per giungere nel 2050 alla sostituzione del 10 per cento dell'energia fossile occorrerebbero 1000 nuove centrali. Sapendo che la costruzione ( ammettendo che sia possibile ) richiederebbe decenni, avrebbe davvero senso?

- Le reazioni nucleari attualmente presenti nelle centrali sono le cosidette fissioni nucleari, le quali, per ogni atomo che si "rompe" in due più leggeri, producono radioattività ( dannosa e malsana ). L'accumulo delle scorie nucleari non solo aumenta vertiginosamente ma non si sa nemmeno come contrastarlo e dove mettere le scorie realmente; attualmente si buttano nell'oceano, o sotto terra o chissadove : ma si può realmente pensare di continuare cosi all'infinito producendo tonnellate e tonnellate di rifiuti radioattivi che rischiano un giorno di rivelarsi un vero e proprio boomerang? Che eredità lasciamo alle prossime generazioni?

- In molti casi il programma civile del nucleare si rivela un alibi per la proliferazione delle armi nucleari e l'uso militaristico di molti paesi ( ne sanno qualcosa gli Stati Uniti, e ultimamente anche L'Iran ), rischiando quindi un aumento drastico di arsenali atomici.

- Infine, a livello di posti di lavoro, le energie rinnovabili come l'eolico battono di gran lunga il nucleare ( Germania, 2002, 53 000 posti di lavoro nell'eolico, 30 000 nel nucleare ).

Qui non si pretende di chiedere a tutti i paesi di abbandonare immediatamente l'energia nucleare, sarebbe irrealistico e stupido. Si cerca di fare capire come la strada del nucleare non sia quella giusta, o per lo meno non quella del futuro. E non ha proprio nessun senso pensare, nel 2010, di iniziare un programma nucleare in Italia, il che impiegherebbe anni, soldi e soprattutto risultati mediocri se non pericolosi. E' ora di lanciare, a cominciare dall'Italia, un vero programma di energie rinnovabili ( quelle vere però : solare, eolico, idroenergetico, geotermico, e approfondire gli studi sulle numerose nuove forme come le maree, i moti ondosi ecc..) ma sicuramente è una follia volere con 40 anni di ritardo "tornare" o meglio "cominciare" col nucleare. Diciamolo alla maggior parte dei candidati regionali del centrodestra che sono favorevoli ( però, per carità, nella loro regione "non la vogliono, non ce n'è bisogno"!)...

"Il pianeta che abitiamo non è un'eredità dei nostri padri, ma un patrimonio per i nostri figli"

1 commento:

  1. Cara Alice,
    leggendo Green Attitude penso: "finalmente!". Di solito è come se quello ambientale non fosse un tema "giovane", come se fosse una roba per vecchi (e forse è anche un pò "colpa" della tua frase finale... quando si è giovani non si pensa molto al presente e si pensa poco al futuro. i figli poi non rientrano nei progetti di breve termine e allora sembra che il "pianeta" sia qualcosa di cui si debbano occupare i nostri padri. Come accade per il 740 o per le tasse universitarie).
    il problema del nucleare io sinceramente non l'ho mai capito. in parte perchè mi sento troppo "piccola" per potermi occupare di niente meno che del pianeta intero. in parte perchè... ma in Italia se ne parla?! probabilmente ci sarebbero molte più persone pronte a "crescere", se solo qualcuno gli spiegasse più spesso in parole semplici cosa accade.

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Alice Boum © www.Blogger.com changed Un Blog di Disobbedienza Creativa by http://aliceboum.blogspot.com