mercoledì 7 luglio 2010

Prendiamo esempio dai...Galletti!

Quando il 18 giugno 1940 il generale Charles de Gaulle, attraverso un'emittente radiofonica inglese, chiamò e invitò tutti i francesi ad opporsi all'invasione nazista e alla conseguente collaborazione dell'allora nuovo governo collaborazionista del maresciallo Pétain, la Francia iniziò un lungo periodo di resistenza che, con il successivo aiuto degli alleati, portò alla liberazione della Francia nel 1944. De Gaulle si incaricò di formare un nuovo governo e divenne poi anche Presidente della Repubblica ( 1958-1969 ).

Egli era un uomo di destra, aveva un vero e proprio amore per la Francia, e viene considerato inequivocabilmente il primo e maggior "antifascista" francese. Divenne, e lo è tutt'ora una sorta di idolo nazionale, e tutti i francesi, a prescindere dall'orientamento politico lo ricordano come colui che liberò la Francia ( il principale aeroporto di Parigi gli è stato intitolato dopo la sua morte ). Gli unici che hanno da sempre un dente avvelenato verso di lui sono i cosidetti "fascisti" francesi, per via della guerra ovviamente, ma anche perché De Gaulle ebbe la "strana idea" di concedere l'indipendenza all'Algeria ( colonia francese fino al 1962, appunto ) dopo una lunga guerra durata circa 12 anni. Intollerabile per un nazionalista!

Questi stessi personaggi, che vanno dal maresciallo Pétain a Jean-Marie Le Pen, attuale leader del "Front National", partito di estrema destra e antieuropeista francese, sono da sempre considerati, per lo meno da coloro che hanno un minimo di valori, un pericolo per la Francia, e MAI un loro esponente ha fatto parte del governo nazionale e soprattutto MAI un esponente della destra moderata francese ha stabilito accordi con loro ( anche se poteva essere conveniente per governare ).

Perché tutta questa storiella di politica transalpina?

Forse perché, dando un'occhiata ai nostri cugini francesi, ci accorgiamo di quanto la destra italiana sia patetica, isolata rispetto alle destre europee e soprattutto di cosa sia capace di fare pur di essere al governo..vero Silvio?

La destra in Italia, va dai pseudo-cristiani ciellini ai filo-fascisti, dichiarati e orgogliosi. Com'è possibile che un paese che ha vissuto il Fascismo, che ha vissuto una dittatura con libertà individuali, politiche, giuridiche e soprattutto mediatiche totalmente cancellate, non abbia MAI realmente stabilito cosa e chi fosse dalla parte del giusto e chi no? Se è vero che non è sempre facile, e a volte anche soggettivo, fare queste considerazioni, non è altrettanto normale che nel 2010 non sia ancora ben chiaro in Italia se il fascismo fu un regime negativo o no. La Germania e la Francia hanno fatto un esame di coscienza, l'Italia no! E soprattutto la destra italiana no.
E perchè l'Italia no? Non lo so, ma sicuramente il fatto che ora ci siano al governo personaggi che in passato porgevano con fierezza il loro saluto romano e sbandieravano bandiere con celtiche e segni vari non è normale. Capitasse in Francia..! é vero, il fascismo è bandito dalla costituzione, ma c'è da chiedersi allora il perché alla domanda " lei è antifascista?" politici, anzi ministri, come La Russa non trovano il tempo ( o il coraggio ) di rispondere, o come disse Berlusconi " Non ho tempo da perdere con queste stupidate ". Capitasse in Francia..! Il Presidente Sarkozy, non certo di sinistra ( anzi ) e dai modi a volte un po' troppo autoritari ( in patria viene considerato a volte un po' fascistello e a volte un po'...Berlusconi! poverino..),si considera l'erede di De Gaulle, e di conseguenza il suo NO al fascismo e/o a ideologie simili è perentorio.

In aggiunta, la bellissima e solidissima ( ma inspiegabile ) alleanza tra Berlusconi e la Lega Nord, che oltre ad essere contraddittoria ( vedi la differenza di base tra i sostenitori della "Roma statalista e centro d'Italia" e della " Padania federalista anti-terroni" ) è un altro esempio di quanto la "nostra" destra italiani sia una vera vergogna. Perché se i leghisti sono tutt'altro che fascisti,  sono tuttavia una (estrema ) destra, populista xenofoba e permettemi, pericolosa. E i discorsi contro l'Europa, contro gli stranieri e soprattutto di un populismo da fare invidia al Fuhrer, sono del tutto assimilabili a quelli del vecchio Le Pen, anche se quest'ultimo, nonostante gridi a ogni comizio "La France aux français" ( La Francia ai francesi ), non si è ancora permesso, o meglio non ha ancora osato proporre metropolitane per soli francesi "bianchi e crisitiani", come fece recentemente l'ex europarlamentare leghista Salvini ). Non è un caso che la Lega sia "alleata" con tutti i partiti di estrema destra ( austriaco, olandese ecc) al parlamento europeo..Inoltre, e forse la cosa più inquietante e tragica per questo paese è che i nostri sono al governo. Perché di personaggi squallidi e pericolosi ogni paese ne ha un repertorio più o meno ampio, ma che questi siano al potere e siano (teoricamente) l'esempio da seguire, beh credo che l'Italia sia uno degli unici esempi in Europa.

Cara Italia, con tutto l'amore che ho per te e nonostante le forti rivalità (culinarie, calcistiche, culturali ecc..)coi nostri cugini d'oltralpe, ti invito a prendere spunto dai "galletti", per mandare a casa, al più presto, questi orrendi personaggi che stanno infangando un paese un tempo meraviglioso.

domenica 4 luglio 2010

DA POMIGLIANO ALL’ASINARA, ALLE PRESE CON LA FISICA E I VASI COMUNICANTI


Qualche settimana fa Eugenio Scalfari spiegava su Repubblica la teoria dei vasi comunicanti applicata al caso Pomigliano: in sintesi, nel mercato globale le differenze in materia di salari e diritti dei lavoratori sono destinate ad assottigliarsi. Questo, almeno in un primo momento, sarà possibile solo a spese dei paesi in cui si gode di maggiori diritti. Per cui se la Fiat può  produrre con  costi molto più bassi in Polonia, è consequenziale che per mantenere uno stabilimento in Italia chieda di sacrificare, diritti di cui godono gli operai italiani, come lo sciopero e le malattie.
Ora, secondo Scalfari, se questo è vero a livello internazionale, dovrebbe esserlo anche nello stesso paese: la teoria dei vasi comunicanti dovrebbe portare all’assottigliarsi delle differenze economiche e sociali tra “chi sta meglio” e “chi sta peggio”.
Stranamente questa teoria sembra non essere alla base delle manovre economiche del nostro governo, né nell’agenda politica dell’opposizione se non come pura propaganda.
Tuttavia, in alcuni casi, se dall’alto non c’è nessuno che ci pensa, c’è chi con molta ironia tenta di velocizzare questi meccanismi.
Ve li ricordate i “concorrenti” dell’Isola dei Cassintegrati?
Chi di noi ha risposto si è qualcuno a cui è capitato di comprare un quotidiano e andare oltre la prima decina di pagine, o chi ha visto qualche sporadico programma Rai che ne parlava.
Ebbene, questo nutrito gruppo di cassintegrati della Vinyls che da mesi ha occupato l’Isola dell’Asinara; noncuranti del silenzio dei media e ancor di più delle istituzioni, continua ad escogitare, con straordinaria creatività e perseveranza metodi per farsi ascoltare; anzi, permettetemi di sottolinearlo, metodi nonviolenti per farsi ascoltare.
Eccoli nella loro trasferta a Porto Cervo: cinque macchine partono dall’Asinara, a bordo all’apparenza classici turistici pronti a mimetizzarsi con i tanti della Costa più costosa e ostentata della Sardegna, quella che mostrano ogni giorno dopo Studio Aperto; quella dove i maggiori titolari dell’informazione nazionale sono appostati con la speranza di fotografare adipe clandestino sulla coscia della bella di turno, quella!
Arrivano mimetizzati per non dare nell’occhio, eppure la polizia era lì ad aspettarli, si accorgono che in qualche modo le notizie escono dall’Isola.
Poco dopo indossano tuta blu e casco, in netto contrasto con il color smeraldo della costa; alcuni tentano di piantare delle croci bianche, altri portano con sé una bandiera delle isole Cayman (paradiso degli evasori fiscali) e le danno fuoco; altri infine, impiccano ad un albero il fantoccio di un operaio con la maglia dell’ENI e intonano un NON MOLLEREMO MAI che attualmente accomuna studenti, operai e ricercatori.
Ecco la sintesi della prima gita fuori porta dei nostri concorrenti, in alcuni momenti si sono temuti scontri con la polizia, ma l’unico danno collaterale sono stati i “very important” turisti che impauriti sono stati costretti a raggiungere i loro alberghi.
Come ogni vera gita fuori porta, il tutto è finito con  caffè e panino che a Porto Cervo, costano quanto un giorno di paga dei nostri concorrenti!
Mi chiedo se tornando all’Isola dell’Asinara i nostri Cassintegrati si siano accorti di aver simulato un esperimento di fisica applicata!

A seguire uno dei video che si possono trovare su internet:

venerdì 2 luglio 2010

LA STORIA INFINITA

Ciao Alice, lo sapevi che lo scorso 25 giugno è stato il 60mo anniversario della guerra di Corea? Quando l’ho saputo, mi sono detto: possibile che non so quasi nulla di quella guerra, e sull’attuale situazione delle due Coree? Quindi mi sono messo a fare qualche ricerca e credimi, quella storia è veramente tragica. E lo è altrettanto la situazione attuale.

La guerra di Corea ebbe inizio il 25 giugno del 1950, durò circa 3 anni, e si concluse il 27 luglio del 1953. Causò circa 2 milioni di morti, e 4 milioni di vittime, contando feriti e dispersi, di cui circa la metà erano civili. Parteciparono attivamente gli Usa, l’URSS e la Cina, ma anche altri Paesi nel contesto della neonata ONU. Una guerra che marcò un punto di non ritorno nell’inasprimento della guerra fredda, che portò alla definitiva divisione delle due Coree (cosi come le conosciamo oggi) e che significò un crescendo di violenza tra i due blocchi in collisione (Usa ed Urss), entrambi alla ricerca di estendere le proprie aree di influenza. La Cina, determinante negli aiuti forniti alla Corea del Nord (d'ora in poi CdN), rimase (quasi) al margine. Fu l’ultimo conflitto armato “caldo” di grandi proporzioni dopo la seconda guerra mondiale e spinse gli Usa a firmare il Trattato di pace con il Giappone nel 1951; a stipulare il Patto di sicurezza nel Pacifico con Australia e Nuova Zelanda; a propiziare il riarmo della Germania ed a concedere aiuti economici alla Spagna franchista ed alla Jugoslavia, in rotta con l’URSS. Iniziava cosi, con forza, la guerra “fredda”(tecnicamente era iniziata nel 1945-47), anche se su questo punto non c’è accordo tra gli storici.

Attualmente le due Coree sono ancora divise. I rapporti hanno subito alti e bassi negli ultimi anni. Infatti erano molto migliorati dopo la morte di Kim Il Sung (fondatore della CdN) avvenuta nel 1994, e la successiva presa di potere del figlio Kim Jong-Il nel 1997. Si è arrivati cosi al primo vertice Nord-Sud nel giugno del 2000, che riapriva il dialogo tra le due Coree. Dopo l’11 settembre 2001 Seul decide di inasprire le misure di sicurezza verso Pyongyang, che lo reputa come un’ostilità. Poi, Kim Jong-Il, decide di riattivare il programma nucleare con fini militari (abbandonando il Trattato di Non-Proliferazione – TNP - nel 2003) ed esegue il primo test nucleare nel ottobre 2006.

Molti analisti sostengono che la strategia nucleare sia stata per la CdN da una parte un deterrente nei confronti di eventuali tentativi di aggressione, dall’altra, un modo per chiamare l’attenzione degli Usa e spingere cosi verso trattati che limitino i danni del pesante isolamento economico di cui sono oggetto. Infatti nel dicembre dello stesso anno, si riprendono le conversazioni multilaterali a Pechino con l’obiettivo di porre fine al programma nucleare di Pyongyang in cambio di aiuti economici. Verso febbraio 2007 si firmerà un accordo per realizzare questi obiettivi.

Si arriva cosi al 4 ottobre 2007 data in cui le due Coree firmano la Dichiarazione di “Pace e Prosperità”, riprendendo gli accordi del 2000, al fine di costruire una pace duratura e (possibilmente) permanente, oltre ad accordi di scambio commerciale (fondamentali per il Nord). Si è perfino arrivati a parlare della riunificazione delle Coree, anche se questa prospettiva è realisticamente molto lontana, oggi più che mai. Infatti, al fine di riattivare il “dialogo” con gli Usa – sempre per attenuare la crisi economica e le sanzioni imposte dall’ONU nel 2008 - Kim Jong-Il lancerà, soltanto 4 mesi dopo l’arrivo di Obama alla Presidenza Usa, il suo secondo test nucleare nel maggio 2009.

Forse avevi sentito dire, Alice, che ultimamente CdN aveva bombardato la  Corvetta militare “Cheonan” della Corea del Sud (CdS), lo scorso 26 marzo 2010. Ebbene questa situazione ha portato ad un crescendo di tensione, proprio alla vigilia del 60mo anniversario della guerra di Corea. La situazione è molto grave ancora oggi, e non sappiamo se si riuscirà a ricucire questa situazione nel breve periodo. Seul ha manifestato perfino l’intenzione di arrivare fino al Consiglio di Sicurezza dell’ONU per ulteriori sanzioni, anche se il Nord continua a negare le proprie responsabilità nei fatti. Ecco fin qui l’informazione sembra essere la stessa che abbiamo tutti.

Ma risulta che ho appreso dal sito www.telesurtv.net - un progetto di informazione nato recentemente da un accordo tra Argentina, Brasile, Venezuela e Cuba (per cui parliamo di un sito serio, non di informazioni lanciate con leggerezza da chiunque) – ecco ho appreso che Pyongyang non ha le tecnologie di “missili fantasma” che possano non essere captati dai radar delle navi della CdS, e quindi accusano gli Usa di aver deliberatamente posizionato una mina esplosiva all’interno della Corvetta, al fine di accrescere le tensioni tra le due Coree.

Noi non sappiamo quale possa essere la verità. Quello che però chiediamo, Alice, e che i vari attori in gioco capiscano che la posta in gioco è troppo alta e che non è possibile andare avanti a suon di minacce e provocazioni. A tutti i responsabili del processo di pace in quella zona (specialmente Cina ed Usa) chiediamo un atteggiamento responsabile, chiediamo di iniziare a costruire la pace oggi, altrimenti il prezzo da pagare domani sarà troppo alto. E potrebbe esserlo per il mondo intero, non soltanto per le due Coree. Bisogna lavorare oggi per il disarmo nucleare totale a livello mondiale, senza se e senza ma!



Alice Boum © www.Blogger.com changed Un Blog di Disobbedienza Creativa by http://aliceboum.blogspot.com