giovedì 27 maggio 2010

La scelta inizia da qui

Alice ritorna dopo un mese pienissimo di impegni.

L'antimafia a Bologna c'è e si sente! Aprile e Maggio sono stati dei mesi importanti. Le ricorrenze dei morti ammazzati dalla mafia sono state veramente tante. Il 30 aprile Pio La Torre e Rosario di Salvo; il 9 Maggio Peppino Impastato e il 23 maggio Giovanni Falcone, solo per citarne qualcuna.
Bologna ha fatto la sua scelta, o per lo meno ha iniziato un percorso di scelta. Grazie ai ragazzi di "No Name" e de "Il Blogos" la scelta sembra possibile. Perchè quando Claudio Fava, Massimo Ciancimino, Rosario Crocetta e molti altri, sono venuti nella nostra città a discutere di mafia, a rispondere alle domande e a far capire che la mafia non è più solo al sud, le persone erano presenti, ed erano tante.
Testa o croce? è il solito discorso. La fortuna non c'entra.


Alice vi vuole proporre l'intervista a Claudio Fava pubblicata sul sito dell'associazione Il Blogos. Buon ascolto e buona scelta!

Intervista Claudio Fava


domenica 9 maggio 2010

IL MIO AMICO CIAK - Take 9, DRAQUILA - L'ITALIA CHE TREMA

Il mio amico Ciak ha inaugurato la sua settimana al cinema Lumiere per vedere dal vivo quella gnocca della Guzzanti. Sul finire, domande dal pubblico. Ciak ha sollevato la mano e ha chiesto a Sabina di sposarlo. Lei ci sta, l'unione, anzi l'Unità, verrà sancita a Cannes.

Sandro Bondi, scelto da Ciak come testimone, rifiuta di seguire la coppia in Francia perchè il suo ruolo istituzionale non gli permette di partecipare a manifestazioni d'amore di propaganda fuori programma. Sabina Guzzanti? Talmente brutta da farci desiderare d'essere intelligenti.

Tuona la Brambilla, che da anni costretta a ruoli di secondo piano, non ci sta ad essere ancora una volta una semplice turista, una stupida damigiana. Ops, damigella. La sua immagine potrebbe uscirne ulteriormente compromessa, già troppe volte vittima della confusione creata dalla sua somiglianza con la cantante Noemi, già troppe volte oggetto di forti critiche per il suo colore di capelli, sinceramente troppo rospo. Ops, rosso. Ci penserà l'avvocatura di Stato ad intervenire nel momento del "qualcuno parli o taccia per sempre".

Ciak ha optato per un vestito anticonformista in stile Dracula per il matrimonio. Guido Bertolaso lo trova fuori luogo, non farà fare una bella figura all'Italia. Tra le due, era meglio vestirsi da mafioso.  Ciak però pensa che se non fosse stato per quel pazzo che ha girato addirittura dieci edizioni de La Piovra, la mafia non sarebbe tanto fashion. Mentre il mantello, si sa, non passa mai di moda.
Inoltre, a sentir parlare di mafia, a Ciak viene voglia di strozzare qualcuno. L'opzione gessato, è stata eliminata.
Bertolaso tenta di farlo riflettere: se volessimo esportare un'immagine decente dell'Italia all'estero, la soluzione migliore sarebbe vestirsi da Protezione Civile. Ciak ci farà un pensierino, è l'anno dei mondiali e una divisa con lo scudetto potrebbe risultare estremamente stilosa.

Denis Verdini omaggia la giovane coppia con un campo eolico a bassissimo impatto ambientale, in Sardegna, e avvisa: a Cannes porterò almeno un milione di persone. Claudio Scajola, invece, ha scelto dalla lista nozze un appartamento con vista sul Colosseo. Ma per Ciak e Sabina sarà una sorpresa, l'onorevole ha predisposto tutto perchè gli sposi se lo ritrovino sotto al culo a loro insaputa.




lunedì 3 maggio 2010

Voglia di rivoluzione!

"Sangue, il loro. Sangue di chi scappa, di chi si ribella, sangue di chi non sa più dove andare. Sangue di chi cerca e quasi mai trova. Sangue di chi è dimenticato, allontanato, annientato.
Sangue di chi conosce solo il sapore del sangue e quello della fame, che spesso si assomigliano.
Lacrime, le loro. Lacrime di chi odia senza armi. Lacrime vive di un corpo che muore. Lacrime mute di chi parla in una lingua che mai nessuno ascolterà.
Mani sporche, le mie. Mani di chi sta ferma. Mani di chi ignora, di chi alza lo sguardo. Mani di chi si dimentica, mani  occupate, mani inutili.
Polvere, la nostra. Polvere negli occhi. Polvere nei giochi di bambini inebetiti. Polvere nella gola di voci stanche. Polvere nei nostri vecchi sogni di rivoluzione.
Un'utopia ciò di cui ho bisogno..."



Una mia cara amica ha guardato oggi "Come un uomo sulla terra", per chi non l'avesse ancora visto vi consiglio di vederlo. Questo è quello che mi ha scritto dopo, credo volesse parlare della sua rabbia, del suo dolore, ma soprattuttodella sua voglia di cambiamento. Scrivo qui queste parole sperando che anche voi le possiate rispondere.
Grazie, Alice

domenica 2 maggio 2010

Aspettando la prossima catastrofe...

Ci sono catastrofi ecologiche che rimangono segnate nella storia per sempre. Penso a Cernobyl ovviamente, ma anche a Bopal in India (fuga di metil-isocianato, migliaia di morti), alla tragedia di Seveso nel 1976 (nube di diossina), o ai vari casi di contaminazione per amianto, alla vergognosa e recentissima sciagura del fiume Lambro, in Lombardia.. e potrei citarne a decine.

L'ultima e triste catastrofe è avvenuta alcuni giorni fa nel golfo del Messico, non lontano dalle coste della Louisiana. La piattaforma petrolifera Deepwater Horizon appartenente al colosso statunitense BP, che trivella, o meglio trivellava, ogni giorno migliaia di Litri di Petrolio, per colpa di un incendio è affondata e di conseguenza diverse falle, sembrerebbe siano 3, stanno da alcuni giorni riversando nel mare decine di migliaia di litri di petrolio al giorno..! La marea nera, che è ora visibile anche dai satelliti, si sta avvicinando alle coste americane e già l'altra mattina le prime ondate di petriolo hanno raggiunto la Louisiana. Vani i tentativi di fermare la chiazza, con incendi artificiali, sostanze per sciogliere il tutto ecc.. La catastrofe ha raggiunto e raggiungerà proporzioni gigantesche, forse uno dei peggiori disastri ecologici della storia delgli USA.

Un portavoce dell'azienda BP annucia : " pagheremo noi", come se questa vicenda avesse un prezzo, un costo ben preciso, un assegno da sborsare e voilà, il problema è risolto. Le conseguenze di questa vicenda saranno drammatiche per la flora e la fauna ( ci sono già casi di uccelli e pesci "incastrati" nel catrame ), per la bellezza delle coste e quindi per il turismo, per l'economia, per la pesca, per la salute delle persone.. Non si può ancora quantificare l'entità dei danni.

Fatto sta che sorgono spontanee alcune considerazioni, alcuni dubbi, alcune riflessioni.

Non si sa ancora di chi siano le colpe, sempre che ci siano delle colpe, ci sarà un'inchiesta ( mi auguro ) che lo stabilirà. Puo' anche darsi che le cause dell'incendio non siano state di mano antropica, ma semplicemente un misto guasto-sfortuna-natura.
Ma in fondo poco importa.
A mio avviso qui il punto è un altro. Ci sono sciagure che non dipendono dall'uomo ma strettamente da processi naturali ricorrenti e putroppo normali, dai terremoti, ai tifoni, alle eruzioni vulcaniche ( anche se poi l'uomo puo' agire sulle conseguenze, o meglio sulla prevenzione, ma questo è un altro discorso ). Questa catastrofe, come del resto Cernobyl o il parco Lambro , è invece la conseguenza di attività umane ed è quindi frutto del ( cattivo ) sfruttamento delle risorse che servono al fabbisogno della popolazione mondiale, che sia energetico, industriale, alimentare ecc.. Se da un lato l'uomo ha bisogno di usare e sfruttare le risorse che ci offre il pianeta ( illimitatamente..?), l'uomo può anche scegliere come usarle e quali risorse sfruttare.

Nel Neolitico i nostri antenati si accontetavano di un po' di legna, qualche campo coltivabile e chissà forse qualche pozzo. Oggi l'essere umano ha bisogno di ben altro, ed è ovviamente impensabile di tornare agli standard di 5000 anni fa'.
Detto ciò, sfruttando il pianeta come lo facciamo noi, è nostro dovere pensare all'impatto che questo provoca, dalle conseguenze accertate a quelle diciamo "imprevedibili", nonché tutte le sciagure appena citate, da esplosioni a incendi a perdite..
Forse non ci saranno più incendi di piattaforme petrolifere per i prossimi dieci o vent'anni ( speriamo ), ma è ovvio che, come ce lo insegnano da un lato le leggi della probabilità, e da un altro il disastro di pochi giorni fa', il rischio potenziale c'è sempre. Vista la gravità di ogni catastrofe, che colpisce non solo da un punto di vista ambientale, ma anche sociale, economico e salutare, mi chiedo : ma è possibile che non si possa riuscire a concepire un mondo dove l'equilibrio uomo-pianeta non sia costantemente minacciato da imprevisti e rischi di calamità naturali? Perché dopo ogni catastrofe ecologica lo sdegno dura solo alcuni giorni, e poi svanisce, pronto a tornare solo il giorno della calamità successiva? Non si può iniziare a pensare a come evitare che tutto ciò accada? è solo partendo da queste basi che si può cominciare a pensare al futuro degli esseri umani, al di là delle consederazioni economiche, politiche che ne derivano. Quando si parla di energie alternative, futuro sostenibile, si intende proprio questo : non è solo una questione di illimitatezza delle risorse, ma di impatto che esse possono avere sul pianeta.

Non è sicuramente una questione semplice e risolvibile nell'arco di pochi anni, ma è certamente da li che devono partire tutte le politiche energetiche dei nostri paesi. Se è vero che le pale eoliche ammazzano migliaia di pipistrelli all'anno, o che i pannelli solari assorbono dell'Energia che in teoria servirebbe al normale ciclo termico del pianeta, è altrettanto vero, e forse più grave, il fatto che una centrale nucleare è sempre un'imminente mina vagante in caso di esplosione, cosi come le varie raffinerie petrolifere, chimiche o quant'altro.

La soluzione non ce l'ho, anzi non ce l'abbiamo. Il mio invito è semplicemente una piccola riflessione, senza troppe pretese, ma semplicemente perché ho la speranza che un giorno non mi venga più quel senso di vergogna, ma anche di impotenza, nel leggere sui nostri giornali la notizia dell'ennesimo disastro ambientale.

IL MIO AMICO CIAK - Take 8, C'ERAVAMO TANTO AMATI

Il mio amico Ciak dice che da quando esiste il partito dell'amore, lui, finalmente, si sente rappresentato in parlamento. Finalmente il club dei cuori solitari è stato legalizzato ed ecco che anche lui, single da sempre, riscopre la passione per la politica. Precari nella vita, non nei sentimenti. 

Bocchino si dimette, la Carfagna: "non importa, ne faremo un altro". Mara Carfagna. Se non fosse stato per lei, Ciak avrebbe continuato a pensare che la politica fosse una cosa per vecchi, avrebbe continuato a credere che la politica non fosse fatta per il gentil sesso. Poi è arrivata Mara, si è fatta da sola, ha sofferto tanto, toccate tutto ma non i bambini. Mara, il consigliere regionale più votato d'Italia, 56mila preferenze per dire "grazie", grazie d'averci reso la politica così donna. Mara, che se non si fosse chiamata Mara, si sarebbe chiamata Silvia, oppure Giovanni, come questa piazza.
Ciak la ricorda a Miss Italia, gli italiani non sono mai stati sufficientemente lungimiranti. Votano per eleggere miss Italia con superficialità, senza pensarci troppo, in maniera approssimativa, come se in gioco non ci fosse il futuro del paese.
Il partito dell'amore, finalmente, rappresenta fedelmente il gusto estetico degli italiani. Che si sa, l'abito conta, altrimenti saremmo tutti pedofili.

All'amor non si comanda, a Bocchino sì. Il partito dell'amore fa proseliti anche in Nuova Zelanda dove viene rilasciata una tessera ad honorem a Pearl Carter e Phil Bailey, rispettivamente 72 e 26 anni, nonna e nipote. I due si sono conosciuti solo quattro anni fa (la figlia di Pearl, nonchè madre di Phil, era stata data in adozione e le due avevano completamente perso le tracce del rapporto madre - figlia). Quando nonna Pearl e il piccolo Phil si sono finalmente incontrati, è stato amore a prima svista. 
"Dal primo momento in cui l'ho visto, mi sono sentita sessualmente viva". E poi ditemi che il partito dell'amore non compie miracoli.
E' capitato lo stesso a Ciak nei confronti della politica; quando ha conosciuto il partito dell'amore, si è risentito, dopo anni, finalmente, sessualmente vivo.


Gli anemoni sono debolmente velenosi, trovato antidoto da assumere via bocchino. Al partito dell'amore, se ti innamori di una casa, che fai? Te la lasci scappare? Certo che no! Claudio Scajola, colpevole d'aver amato fin dal primo istante un appartamento a Roma, nell'occhio del ciclone. I giudici indagano sulla sua incapacità di tenere a freno gli impulsi. Avrebbe potuto stringere la cinghia? O la cinghia era quella di Anemone? Ciak dice che si fa leva sulla paura degli italiani di non potersi un giorno permettere una casa da 900mila euro. E far leva sulle paure, è vergognoso, sempre. Tirare in ballo il Papa, poi, è estremamente scorretto.
Ciak si sente rassicurato dal fatto che il ministro per le attività produttive non abbandonerà il mandato. Gli infonde fiducia nel futuro. Al partito dell'amore, se sbagli, non ti cacciano; al partito dell'amore, Errare Humanum Est. E per lui, che qualche cazzata la fa, questo è uno stimolo a scendere in campo, a mettersi in gioco, ad occuparsi di politica.


Alice senza te sarebbe zoppa. E invece... zUppa!

 Foto di Nicola Praderio
Alice Boum si impone al V Gran Festival Internazionale della Zuppa con un allestimento da primo premio. In diretta al paese delle meraviglie, con l'aiuto prezioso di stregatti, regine di cuori, capellai matti, bianconigli, brucaliffi e Alici locali, globali, totali. Che sia tutto merito degli effetti allucinogeni sprigionati dal nostro fungo?
Abbiamo dovuto mediare con una casa stregatta che teneva in ostaggio i nostri materiali ma grazie ai cuochi ispirati dalla saggezza del brucaliffo, alle regine di cuori che rifilavano due di picche alla sconfitta, al bianconiglio che se ci distraevamo gridava "è tardi, è tardi",  eccoci tutti vincitori.

Che nel paese delle meraviglie, di squadra si vince. E di allegria si disegna, di fil di ferro si costruisce, di creatività si disobbedisce.
Presto online del foto del trionfo. 




Alice Boum © www.Blogger.com changed Un Blog di Disobbedienza Creativa by http://aliceboum.blogspot.com