martedì 2 marzo 2010

Bologna, 1 Marzo 2010




Tu di che razza sei, UMANA o DISUMANA?

Mentre la democrazia italiana sembra ormai in un coma irreversibile e continuano i dibattiti se continuare le cure oppure staccare la spina; mentre la maggior parte degli italiani sembra guardare confusa un paese in cui o sei ladro o non governi; in cui sempre più persone perdono il posto di lavoro mentre si finanziano enormi opere pubbliche mai concluse solo per appaltare a qualche parente; ebbene in quest’Italia, sorprendentemente, qualcuno si muove.
Qualcuno scende in piazza, qualcuno scrive manifesti alla vecchia maniera, qualcuno si indigna!
Ieri primo marzo 2010 credo sia accaduto qualcosa di talmente nuovo che non tutti hanno compreso: per la prima volta da tanti anni tutti gli italiani liberi, gli italiani critici, quelli che ancora hanno una testa per pensare e l’energia per camminare hanno deciso di reagire. Parlo di italiani e non di immigrati o di stranieri, parlo delle persone che ieri ho visto sfilare per Bologna, di tutti i colori, in tutte le lingue, con mille storie diverse alle spalle, ma che condividono ora questo paese.
Questo è quello che ora è tanto nuovo: chi non ha voce impara a farsi sentire,  gli invisibili escono allo scoperto. Nel nostro sonnecchiante paese è da queste persone che si inizia a  cambiare e i politici di tutte le bandiere dai loro polverosi salotti non sanno bene cosa dire, a cosa aderire, non sono più loro che creano le piattaforme, non sono più loro che indicono gli scioperi e  non lo sono più da quando hanno dimenticato di scendere per le strade.
La nuova politica parte da qui e se gli opulenti incravattati non lo capiranno, i risultati saranno davvero preoccupanti. Per quanto tempo ci si accontenterà di lavorare in un paese, di far nascere i propri figli in questa terra senza avere alcun diritto: senza poter scegliere i governanti, maltrattato per il proprio colore, per la propria religione per la propria lingua?
Paulo Freire diceva che il passo fondamentale per l’emancipazione degli oppressi è la “coscientizzazione”, questo sta accadendo: gli oppressi stanno prendendo coscienza del loro potere, della loro forza, da qui qualcosa necessariamente dovrà cambiare, il come e che direzione prenderà dipenderà da noi e dal mondo in cui vogliamo vivere.
Ieri a Piazza Maggiore, Cecile  (coordinamento primo marzo Bologna), parlava di lotta nonviolenta, l’unica lotta per noi efficace ed è questa la lotta a cui hanno deciso di prender parte ieri le migliaia di persone che hanno scioperato.
Qualche esempio: Napoli, il corteo più numeroso, 20.000 persone hanno dato vita alla più colorata manifestazione che la città abbia mai visto; i cittadini stessi erano stupiti, speriamo si rendano finalmente conto del magnifico potenziale rivoluzionario di questa città.
Milano, nonostante i fatti di via Padova, si sfila e si balla fino a sera inoltrata.
Bologna, eravamo in 10.000, le strette vie del centro sembravano non contenerci, abbiamo danzato gridato contro chi ci chiama clandestini, abbiamo nomi, idee, risorse e vogliamo farlo vedere. Persone di ogni razza e di ogni età uniti sotto gli stessi striscioni.
Ieri un cartello diceva: “Tu di che razza sei, umana o disumana?”, Alice si è emozionata, perché pensa davvero che queste siano le persone che possono costruire insieme il mondo che lei sogna. Questo è l’unico posto di cui Alice vuole la cittadinanza!
Grazie a tutti quelli che ieri ci sono stati.

 



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Alice Boum © www.Blogger.com changed Un Blog di Disobbedienza Creativa by http://aliceboum.blogspot.com