martedì 15 giugno 2010

E' NUOVA VITA

Cara Alice, 
è da giorni che mi ritrovo in un limbo di incertezza mista ad entusiasmo per una notizia che ha fatto scalpore nel mondo della Scienza accademica e al tempo stesso nei media di tutto il mondo.
Si sa che ultimamente i giornali tendono a lanciare notizie di ogni genere che riguardano il mondo scientifico o pseudoscientifico trattandole tutte allo stesso modo, come fossero gossip dell’ultima ora. Si parla spesso di rivoluzioni in ogni campo, dalla biologia molecolare alla genetica fino ad arrivare all’ultima grande notizia di queste settimane: la creazione della vita artificiale.
Dietro a questa storia troviamo un personaggio, che almeno nel mondo scientifico, è abbastanza controverso. Vivono in Craig Venter, in perfetta sintonia, almeno cosi sembra, due anime: quella del ricercatore intelligente, acuto, con una forte propensione alla genetica (riuscì a battere sul tempo i ricercatori del governo americano nel progetto di sequenziamento del genoma umano) e quella dell’imprenditore spietato, alla ricerca di guadagni stratosferici e di notorietà.
Credo che in questo caso specifico si debba riuscire a guardare oltre la persona che incarna in questo momento le speranze e i timori per un futuro diverso del nostro pianeta e della specie umana più in generale.
Infatti quello che mi ha piacevolmente sorpreso in tutta questa vicenda sono state le reazioni generali al lancio di questa notizia. Le reazioni da parte della chiesa, degli scienziati e delle persone comuni che di scienza poco si intendono, ma che hanno voglia di partecipare ad un dibattito più ampio. Andiamo con ordine. Cos'è realmente accaduto?
Mycoplasma mycoides JCVI-syn1.0 è un’invenzione che potrebbe rivoluzionare la biologia: si tratta di una cellula sintetica realizzata da un team di 25 ricercatori diretti da J. Craig Venter e realizzata nei laboratori di San Diego.
Il lavoro è consistito nel prendere un batterio della specie Mycoplasma Capricolum rimpiazzandone successivamente il genoma originale con uno codificato al computer, che di fatto lo ha trasformato in una variante della stessa specie, la Mycoplasma Mycoides, assemblando centinaia di migliaia di basi di adenina, guanina, citosina e timina, in una sequenza di DNA differente da quella che aveva originato il microorganismo. Il Dna artificiale è del tutto simile a un Dna naturale, comprese mutazioni acquisite durante il processo di assemblaggio. Solo una sorta di «filigrana molecolare» aiuta a riconoscere che è davvero artificiale. Si è cosi ottenuto una cellula sintetica capace di riprodursi. La produzione di questa nuova forma di vita è costata 40 milioni di dollari finanziati in parte dallo stesso biologo americano,presidente del J.Craig Venter Insitute, cofondatore della Synthetic Genomics, azienda creata per sintetizzare organismi in grado di produrre biocarburanti e combustibili alternativi a basso impatto ambientale
Il dibattito che si è acceso è di fondamentale importanza in quanto il prossimo passo sarà quello di ottenere il "Mycoplasma laboratorium", ossia un batterio costruito su misura per svolgere determinati compiti e diverso da qualsiasi organismo esistente in natura. Si avvicina così l'era della biologia sintetica, che permetterà di creare macchine metaboliche specializzate e costruire in laboratorio esseri viventi che non somigliano a nessuna forma di vita esistente in natura. Ed eccoci a discutere sulle potenziali applicazioni criminali del bioterrorismo fino a rivedere lo stesso concetto di essere vivente. Sul campo scende la Chiesa con mons.Forte - il termine “creazione” è usato nell'accezione comune, non certo teologica. Il senso teologico è tutt'altro: la creazione è ciò che avviene dal nulla. E l'uomo questo non lo fa: parte sempre da qualcosa che c'è».
Scendono in campo altri scienziati- «Non dobbiamo avere paura. La vita artificiale non può esistere. Quella di Craig Venter è solo una grande dimostrazione scientifica che però non può avere nessun tipo di futuro nel mondo reale». Si tratta di un organismo da laboratorio destinato a morire nell’ambiente naturale, spiega il biotecnologo del Cnr, Roberto Defez.
Il presidente Obama ha chiesto alla Commissione Presidenziale per lo Studio delle Questioni Bioetiche di studiare i benefici di tale scoperta, ma anche i problemi morali connessi. Il compito della commissione sarà quello di identificare i confini etici e i rischi, cercando di riuscire a trovare una strada adeguata per ridurre al minimo questi ultimi.
Credo proprio, mia cara Alice che ci troviamo di fronte all’apertura dello scenario sul secondo atto di un grande spettacolo che prevede un capovolgimento dei ruoli tra attori e spettatori con risvolti particolari e decisivi.
Il punto è proprio questa possibile comunicazione tra Scienza, Fede ed Istituzione secondo schemi già noti, ma che, nel caso specifico, aprono un profondo interrogativo sulla vita, l’intelligenza umana e un futuro aperto alle possibilità che l’uomo possa apportare per un miglioramento del pianeta in cui respira, vive e modifica da millenni a suo piacimento.
Saremo in grado di non discutere solamente di un sì o no generalizzato all'innovazione tecnoscientifica , ma di definire nuove pratiche, concetti e soluzioni all’interno di nuovi sviluppi che il mondo scientifico propone e che l’intera umanità ha diritto di conoscere e rivendicare? C’è chi ha detto che è pericoloso “giocare a fare Dio” , quello che credo Alice è che sia interessante poter riflettere sulle paure che l’umanità intera si porta avanti, perché più che immaginare scenari futuri di un eden sulla terra, siamo abituati a pensare in catastrofi e creazioni di mostri, nelle possibili complicazioni e manipolazioni di qualsiasi scoperta scientifica. Forse Alice quello che ci sta sfuggendo di mano è proprio una riflessione sull’uomo e sulla reale possibilità di indirizzare le sue azioni, compresa la Scienza in direzione evolutiva… la sfida è lanciata.

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Alice Boum © www.Blogger.com changed Un Blog di Disobbedienza Creativa by http://aliceboum.blogspot.com