giovedì 1 aprile 2010

THE WEEK AFTER




CRONACA DI UNA NORMALE SETTIMANA ITALIANA

Giovedì scorso Bologna si preparava ad ospitare Annozero, il Paladozza veniva allestito e piazza Azzarita cominciava a riempirsi dei primi curiosi.
Non parlerò di ciò che è accaduto quella sera perché ormai tutti dal vivo, nelle piazze o in streaming  hanno visto la puntata di RaiPerunanotte.
Quello di cui mi interessa parlare è la mia sensazione, ma anche quella che ho letto nei blog e nei racconti di chi come noi ha assistito e lavorato affinchè questa serata potesse riuscire; voglio parlare di quell’emozione nell’ascoltare le parole di Danilo Dolci, uno che ha lottato; dell’applauso liberatorio quando Monicelli ha parlato di rivoluzione; della giovane ricercatrice che incitava alla lotta, a “sporcarsi le mani per pulire questo mondo”. Parlo di questa sensazione di possibilità, questo grido contro chi ci vuole la generazione degli assopiti, dei menefreghisti; parlo della voglia di cambiare, di muoversi che io sento e che in momenti come questi ho sentito quantomai condivisa.
Si, senza censure, parlo della nostra voglia di rivoluzione, della mia fede nella nonviolenza attiva, parlo di sovvertire, resistere, dire basta.

Ora, cambio registro e vado avanti nei giorni di questa strana settimana: domenica e lunedì le elezioni regionali, anche qui, non parlerò di dati ma di altre sensazioni. Io appartengo a quei tanti che quando gli viene chiesto: “ma sei di sinistra?” risponde: “si, ma non di questa!”, eppure, come molti di noi, sabato ho passato la nottata davanti ai programmi rai sperando fino all’ultimo che non andassero tutti quei voti alla Lega, sperando che qualcuno su quelle poltrone dicesse qualcosa di sensato. Eppure, giocavano a chi inventava insulti più originali, inveivano contro i grillini, contro chi si è astenuto, “voti di protesta” li chiamano con presunzione. “Ci hanno tolto voti”, dicono, ma non vi rendete conto che i voti ve li togliete da soli non prendendo decisioni chiare; alleandovi con l’uno o con l’altro a seconda di quanti voti vi servono; non rappresentando e non difendendo nessuno pur di non prendere posizione; rifiutando qualsiasi ideologia?
Non ci rappresentate, questo avrei voluto gridargli al di là dello schermo, spero che finalmente l’abbiano sentito.

Infine arrivo ad oggi in questa personalissima cronaca: apro i giornali, un’insalata di notizie che mi hanno più colpito: ancora polemiche sui voti di scambio a Napoli, è del 26 marzo  l’inchiesta del Mattino che parla di schede elettorali false in cambio di posti di lavoro, oggi si riscuote; tre giornalisti allontanati dal TG1, la Busi da venti anni al servizio del telegiornale teme perché non ha firmato a favore di Minzolini; la pillola abortiva da oggi in Italia, Cota si oppone alla diffusione in Piemonte, la chiesa lo ringrazia…non vado avanti, anche qui parlo di sensazioni: potremmo scegliere di dimenticare quella voglia di cambiamento di cui parlavamo prima, lasciarci andare a “il nostro paese funziona così” e provare a dormire sogni tranquilli oppure decidere di scegliere, organizzarci, muoverci…
Io ho scelto, ma non posso e non voglio farlo da sola.


Una voce di Alice

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Alice Boum © www.Blogger.com changed Un Blog di Disobbedienza Creativa by http://aliceboum.blogspot.com