domenica 4 aprile 2010

DISSE IL VERME ALLA NOCE DAMMI TEMPO E TI BUCO



Sapete cosa mi pesa di più in questo periodo?
Non tanto la sitazione sociale, umana in cui sono costretto avivere ma i discorsi da "birra al pub" che mi tocca sentire, del tipo.....
-Nel mondo c'è un sacco di merda!- Questo è vero!
-Nel mondo c'è un sacco di violenza!- Vero anche questo!
-Ci sono i cattivi e sono tanti!- Verissimo!
-La puzza di marcio è tanta ed un pò ci nausea!- Come dire di no?
Ma cavolo, è possibile che sia tutto così e basta?
E' possibile che non ci sia chi dopo il pub si fa una bella dormita e poi la mattina seguente alza il suo culo e cerca di cambiare le cose?
Io credo di sì, anzi so che non tutti restano nel "tunnel" della routin quotidiana con la mano sul naso durante il giorno e la birra "incazzata" la sera.
Certo, i polemici potranno dire che è tutto inutile, che tutto resta fine a se stesso, che bisogna trovare la "verità", la soluzione "perfetta", altrimenti si spreca energia, ma io non ci credo!
Io credo che bisogna ascoltare la propria rabbia e trasformarla in energia per creare il cambiamento, tenarci al meno e poi chissà che qualcosa cambia davvero.
So di non essere solo, lo so perchè ho cercato e ho trovato tanto...cosa?
Oggi vi racconto della banca del tempo, si, la parola banca fa storcere il naso anche a me ma, ad ascoltar la storia, il fatto pare interessante.
Nel 1988 proprio qui, proprio in Emilia-Romagna, qualcuno, non so chi, si è inventato che per rispondere ad una "società dell'individuo", ad un mondo in cui ci sono città piene di persone ma dove ogniuno si fa i fatti suoi, dove i soldi sono più amici delle persone, bè proprio in un mondo così si poteva inventare un'iniziativa in cui "si sta vicini", in cui ci sia aiuta non per pietà ma per il valore della condivisione e della convivenza.
La banca de Tempo dice: tu hai una competenza, e tante necessità, poi hai un lavoro ma questo non sempre è sufficiente a farti risolvere ogni bisogno, ed allora? Speri nella beneficenza di qualcuno? Ti cerci  un secondo lavoro così forse apparentemente risolvi le cose ma poi smetti di vivere? No no, allora ti apri "un conto" nella Banca del Tempo e ci metti delle ORE in cui offri la tua competenza e poi comunichi le tue necessità. Così ogni ora che darai diventerà un tuo CREDITO che ti verrà restituito da un altro "correntista" dotato della capacità di soddisfare le tue necessità, tutte le competenze anno lo stesso valore-tempo perchè si spera che se, per esempio, fai il professore lo fai perchè ci credi e non perchè "vale" di più dello spazzino o dell'idraulico.
Ora, la storia può sembrar complessa ma in realtà a farla è semplice e funzionale, funziona perchè invita la gente ad aiutarsi giorno per giorno, funziona perchè è una sorta di economia senza soldi che personalizza gli scambi e riempie la vita delle persone di altre persone, fa stare insieme, quasi come se addirittura si potesse condividere il bisogno e da lì imparare a condividere anche il bello.
Se sul web cercherete la voce Banca del Tempo troverete tanto e tutto sarà più chiaro di me, qui da noi, a Bologna, ci sono addirittura reti di banche del tempo che si intrecciano con reti di Gruppi d'Acquisto Solidale che fanno poi altre cose, insomma un casino di roba e sono forti e visto che, cavolo, le istituzioni, i comuni a quanto pare si stanno impossessando della prerogativa di usare questo strumento snaturandolo a mio parere, bisogna far qualcosa.
Io credo nei piccoli passi che sanno crearne di grandi, che sanno cambiare in profondità il sapore di vivere la quotidianetà, la città, i quartieri, lo stare insieme. Quindi ho un'idea, bastano una decina di persone e buona volontà per mettere su una BdT ed essendo uno strumento di solidarietà, di reciprocità libera e creativa più ce ne sono meglio è, che ne dite? Ci proviamo?
Buonanotte gente.

http://www.tempomat.it/index.asp
http://isole.ecn.org/xm24/article/350/momo-banca-del-tempo
http://www.bandieragialla.it/node/3031

2 commenti:

  1. chiedo una rettifica sul titolo, in napoletano rende meglio, il pappice non è il verme, ma un insetto minuscolo e nonostante questo alla fine vince sulla noce! Quindi grazie caro cantastorie della tua filosofia del pappice e io per la banca del tempo ci sto, stiamo a due, è un inizio, o no?
    Sere

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  2. Questa é una di quelle notizie che ti cambiano le giornate! Personalmente conoscevo la Banca del Tempo, ma grazie ad Alice l'ho riscoperta, ho recuperato un'informazione sedimentata nella memoria e che vale la pena di far riaffiorare. Ok, io ci provo. Grazie del consiglio!

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Alice Boum © www.Blogger.com changed Un Blog di Disobbedienza Creativa by http://aliceboum.blogspot.com